La Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome ha approvato e validato il 27 gennaio 2010 la “Guida operativa per la sicurezza degli impianti – Impianti elettrici – n. 1 Norme generali”, guida redatta da Itaca, Istituto per l’Innovazione e Trasparenza degli Appalti e la Compatibilità Ambientale.
La guida è uno strumento di prevenzione rivolto a tutti per garantire la sicurezza nei luoghi di lavoro e negli ambienti di vita sui possibili pericoli derivanti dall'utilizzo degli impianti elettrici.
Il documento ricorda che “in qualsiasi ambito tecnico ed in particolare nel settore elettrico” per realizzare impianti “a regola d’arte” si impone “il rispetto delle normative di sicurezza che sono articolate in due tipologie di riferimento: le norme giuridiche e le norme tecniche”.
Norme che il documento presenta, con particolare riferimento al Decreto Ministeriale 37/2008
“Regolamento concernente l’attuazione dell’art. 11 – quaterdecies, comma 13, lettera a) della legge n. 248 del 2 dicembre 2005, recante riordino delle disposizioni in materia di attività di installazione degli impianti all’interno degli edifici”.
Rischio Elettrico
Il documento indica che le “misure preventive e protettive per la tipologia di rischio in esame devono essere collocate in un quadro più ampio di applicazione rispetto al mero ambito lavorativo”: ognuno di noi, anche nella vita quotidiana, ha a che fare con il rischio elettrico.
Rischio che “rappresenta al momento la maggiore causa di incidenti, troppo spesso mortali, accorsi dentro e fuori i luoghi di lavoro”.
Negli ambienti di lavoro il Decreto legislativo 81/2008 (art. 80 del capo III del titolo III, come modificato dal decreto “correttivo” 106/2009) prevede che:
1. Il datore di lavoro prende le misure necessarie affinché i lavoratori siano salvaguardati dai tutti i rischi di natura elettrica connessi all’impiego dei materiali, delle apparecchiature e degli impianti elettrici messi a loro disposizione ed, in particolare, da quelli derivanti da:
- a) contatti elettrici diretti;
- b) contatti elettrici indiretti;
- c) innesco e propagazione di incendi e di ustioni dovuti a sovratemperature pericolose, archi elettrici e radiazioni;
- d) innesco di esplosioni;
- e) fulminazione diretta ed indiretta;
- f) sovratensioni;
- g) altre condizioni di guasto ragionevolmente prevedibili.
2. A tale fine il datore di lavoro esegue una valutazione dei rischi di cui al precedente comma 1, tenendo in considerazione:
- a) le condizioni e le caratteristiche specifiche del lavoro, ivi comprese eventuali interferenze;
- b) i rischi presenti nell’ambiente di lavoro;
- c) tutte le condizioni di esercizio prevedibili